La 93ª Assemblea Nazionale Ordinaria conferma al prof. Riccardo Agabio la propria fiducia con 74,92% dei voti, contro il 25,08% dell’altro candidato, il dr. Umberto Larizza. Dei 3552 voti presenti al Crowne Plaza di via Aurelia Antica, a Roma, 2661 sono andati al Presidente uscente, che da oggi si appresta ad iniziare il suo terzo mandato a capo della Federazione Ginnastica d’Italia. L’art 16 comma 2 dello statuto rendeva sufficiente per l’elezione, infatti, la metà più uno dei voti assembleari, ovvero 1777 preferenze, limite ampiamente superato dal ex nazionale degli anni ’60, compagno di squadra dei mitici Franco Menichelli e Giovanni Carminucci. 23 le schede bianche, mentre sul totale generale dei voti, 3999, ne mancavano all’appello 447, per un astensionismo di poco superiore all’11%. “Ringrazio voi tutti per la stima manifestata – ha dichiarato il prof. Agabio subito dopo la proclamazione – Una stima, però, che vorrei condividere ed estendere ai miei consiglieri, ringraziandoli per la collaborazione in questi quattro anni di lavoro insieme. Ringraziamento che, naturalmente, deve andare anche al CONI, il nostro maggiore sponsor, e in modo particolare al Presidente Giovanni Petrucci, per un sostegno costante, che verrà ricambiato, da parte mia, al momento di votare la sua riconferma. Ritengo che Petrucci debba rimanere a capo dello sport italiano soprattutto perché ha il merito di aver traghettato il Comitato Olimpico attraverso le acque tempestose del dopo Totocalcio e, più di recente, della crisi economica e dei conseguenti tagli”. In rappresentanza del Coni sul tavolo di presidenza erano presenti il membro di Giunta, dr. Michele Barbone, nel ruolo di Presidente dell’Assemblea, e il dr. Maurizio Romano, Dirigente dell’Area Territorio e Promozione dello Sport. Accanto ai due dirigenti erano seduti il Segretario Generale FGI Michele Maffei, i due vicepresidenti uscenti, Guido Menchi e il vicario Graziella Pasquinelli Candiani e il neopresidente del CR Lazio Roberto Accili. Al centro del tavolo, davanti ad una platea generosa di applausi, il prof. Agabio che ha terminato il suo saluto con le stesse parole con le quali aveva chiuso la sua relazione programmatica: “Mi impegno a condurre la nostra Federazione senza esporla ad avventure e ad incognite ma, al contrario, sviluppando quanto fatto di buono in questi anni e ponendo le basi per un graduale ricambio generazionale, a tutti i livelli”.